La lastra di oggi è ispirata ad una particolare pietra italiana, friulana per la precisione.
La denominazione “Pietra Piasentina” deriva da un simpatico aneddoto di origine friulana secondo il quale i maggiori committenti di Udine la descrivevano come “una Pietra che la piase”- “un materiale che piace”.
Ed in effetti è conosciuta ed apprezzata sia per le qualità fisiche che estetiche fin dall’epoca romana, ed è stata abitualmente utilizzata per la realizzazione di sculture, edifici ed importanti opere monumentali, anche dal Palladio, genio del Rinascimento, o Raimondo d’Aronco, maestro del Liberty.
Appare di un colore grigio con leggere venature bianche e piccoli sprazzi colorati tendenti al bruno. Al variare delle lavorazioni superficiali essa risponde con leggeri cambiamenti cromatici che, partendo dal grigio chiaro della lavorazione a piano sega, arrivano al grigio scuro della lucidatura, consentendo così diversi accostamenti estetici attraverso l’utilizzo del medesimo materiale.
Oggi la Pietra Piasentina è conosciuta come la pietra friulana per eccellenza e risulta essere uno dei prodotti maggiormente apprezzati in ambito architettonico per le sue straordinarie sfumature cromatiche e per il facile adattamento all’uso interno ed esterno.
Fonte: Consorzio pietra piasentina
Altramateria propone due tonalità delle sue grandi lastre ceramiche ispirate a questa pietra: una versione “Taupe” (tortora), ed una grigia, entrambe con finitura naturale o fiammata.